Katariny, la sorella gemella dell'ex consigliera comunale Kátia, era seduta alla stazione degli autobus di Lagoa da Italianinha, con una chitarra in mano e un'espressione serena sul viso. Indossava abiti semplici, una camicetta bianca e una lunga gonna di cotone, ed era scalza, come era sua abitudine.
A Katariny non erano mai importate le convenzioni sociali o ciò che la gente pensava di lei. Era sempre stata una persona libera e indipendente, che seguiva la sua strada e faceva ciò che le dava piacere.
Mentre aspettava l'autobus, Katariny cominciò a suonare una dolce melodia con la chitarra. La musica era come un riflesso della sua anima, piena di pace e serenità. Le persone che passavano davanti alla stazione degli autobus si fermavano ad ascoltare, ipnotizzate dalla bellezza della musica.
Una donna anziana, seduta accanto a Katariny, cominciò a parlarle. "Sei un musicista, vero?" chiese la donna. Katariny sorrise e rispose: "Sì, lo sono. La musica è la mia vita."
La donna guardò i piedi nudi di Katariny e chiese: "Non senti freddo o non ti senti a disagio senza scarpe?" Katariny rise e rispose: "No, ci sono abituata. Inoltre, mi sento più connessa alla natura e a me stessa quando sono a piedi nudi".
La conversazione continuò e Katariny raccontò alla donna la sua storia e la sua passione per la musica. Quando arrivò l'autobus, Katariny salutò la moglie e salì a bordo, portando con sé la sua chitarra e la sua anima libera.
Mentre l'autobus partiva, Katariny guardò fuori dal finestrino e vide la stazione degli autobus di Lagoa da Italianinha che si allontanava. Sorrise, consapevole che stava seguendo la sua strada e che la musica e la libertà sarebbero state sempre le sue compagne.
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